CARIHUELA
La Carihuela e’ un antico quartiere di pescatori situato a 15 km a sud di Malaga nel comune di Torremolinos.
Secondo diverse versioni, il nome La Carihuela può essere tradotto come villaggio di pescatori.
I suoi abitanti sopravvissero con la pesca fino all’esplosione del boom turistico negli anni ’50, quando iniziò lo sviluppo dell’attività di ristorazione, basato principalmente sul pesce e soprattutto sul pesce fritto. La Carihuela aveva allora una flotta peschereccia di una quarantina di barche.
Precedentemente, il quartiere di La Carihuela era composto da una fila di piccole case su un piano, che persistono ancora nella strada di Los Perros. Nel 1948 fu inaugurata la sala del partito El Remo e iniziò la costruzione di hotel nei frutteti della zona, seguiti da promozioni di appartamenti e nuove case. Alcuni dei più emblematici alberghi sono: l’Hotel Miami, Hotel Pez Espada, (1957) Carihuela Palace Hotel (1960), l’Hotel Tropicana (1961), l’Hotel Tres Carabelas (1962) e l’Hotel Montemar .
La spiaggia ha un’estensione di 2.100 metri di lunghezza e 40 metri di larghezza media, e di solito il mare e’ calmo .
Se per qualche motivo la spiaggia della Carihuela si distingue, è dovuto al numero di ristoranti e chiringuitos, dove si può gustare il tipico pesce fritto di Malaga o numerosi piatti tradizionali.
Le sue aree di palme con erba naturale forniscono una piacevole ombra che invita a godersi le giornate estive.
In alta stagione possiamo trovare chioschi, servizi di noleggio amache e attrezzature nautiche come pedalò. Inoltre, in estate, questa spiaggia diventa una delle più frequentate della zona grazie al fatto che ospita vari spettacoli.
Uno dei giorni più speciali per godersi la spiaggia di La Carihuela è il 16 luglio, durante la festa della Virgen del Carmen, patrona del comune, che ospita un ampio programma di attività ricreative intorno alla processione e Imbarco della Vergine.
La Jábega è un arte di rete e tiro (caricata dalla spiaggia), molto utilizzata in altri periodi nelle coste europee fino al suo divieto. Riceve anche il nome di xabec in menorquin (usato a Minorca). Deve il suo nome all’omonima rete che viene utilizzata e deriva dalla parola araba sabaka, che significa appunto rete.
Nella regione di Murcia, nelle città costiere come Aguilas, Mazarron, Isla Plana, L’Azohia e Portus (Cartagena) è stato utilizzato anche nel corso della storia. Nella città di El Portus, vicino a Cartagena, che si tiene ogni anno, “La Jornada Portisium Jabega Marinera” per mostrare ciò che questo attrezzi da pesca e come hanno fatto, essendo solo una rappresentazione del marinaio. E’ nota anche con questo nome alla barca a remi utilizzata sulla costa della provincia di Malaga; barche simili sono lo Sciabeco italiano o il Sambuk del Mar Rosso. Durante il XIX secolo fu ampiamente utilizzato per la pesca delle sardine nel Golfo di Cadice, principalmente su Isla Cristina.
Grandezza tra 7 e 14 metri di lunghezza e circa 2,5 metri di larghezza ed il suo peso è circa una tonnellata, arrivando fino a 15 vogatori più un timoniere, ma attualmente ci sono solo sciabiche a 7 file, dedicate ad uso ricreativo e regate.